Il tema centrale della puntata è stata la sentenza del Tribunale di Brescia che ha condannato 12 dei 13 attivisti/e indagati per la ormai celebre liberazione di decine di cani avvenuta ad aprile del 2011 dall’allevamento Green Hill. Oltre ad esprimere la nostra piena solidarietà a tutte le persone coinvolte, abbiamo analizzato la campagna contro Green Hill, la liberazione degli animali e anche il ‘dopo’, sia a livello mediatico che di attivismo.
Solidarietà a Luana Martucci e a tutte le/i condannate/i del processo Green Hill
Lunedì abbiamo ospitato un attivista del coordinamento Liber e Selvadec per parlare della nuova mobilitazione contro l’industria della pelliccia e, parallelamente, contro l’insensata campagna di abbattimento lanciata a danno delle nutrie, un tempo animali da pelliccia e ora liberi e reinselvatichiti. Con il nostro ospite abbiamo fatto il punto sulla situazione attuale degli allevamenti dei visoni in Italia (fino a pochi anni fa in declino e ora di nuovo aumentati di numero) e su nuove forme e strategie di lotta contro questo settore dello sfruttamento animale. Primo appuntamento tra sabato 7 e domenica 9 novembre per una tre giorni di mobilitazione a Bergamo.
Per info e riferimenti http://liberselvadec.noblogs.org/
A margine abbiamo avuto anche un contatto telefonico con una lavoratrice dei canili comunali. Lavoratori e volontari hanno occupato uno dei canili 3 canili comunali per impedire l’ingresso della famigerata Mapia Srl che nelle intenzioni del Comune di Roma dovrebbe essere il futuro gestore della struttura al posto della onlus che finora l’ha gestito, con gravi conseguenze per il benessere degli animali e il futuro dei lavoratori
Questa settimana abbiamo intervistato le compagne e i compagni di Latina che stanno organizzando la manifestazione contro il Festival internazionale del circo. Dopo un breve approfondimento sul festival abbiamo parlato con le compagne del percorso che ha portato alla manifestazione e alle altre iniziative che vengono svolte a Latina con un focus sul “Libero Orto”.
Appuntamento per sabato 17 ottobre alle ore 16:00 a piazza del popolo a Latina.
Lunedì sera abbiamo ospitato un lavoratore e una lavoratrice dei canili e gattili comunali di Roma. Dai nostri microfoni hanno denunciato la politica del Comune di Roma e ci hanno raccontato la loro mobilitazione in difesa degli animali e dei loro posti di lavoro: il Comune ha messo a bando le strutture comunali a cifre irrisorie, talmente basse che porteranno al licenziamento di più di 100 persone e renderanno impossibile la tutela di qualsiasi pur minima forma di benessere animale.
Inoltre il bando è stato vinto da un ente profit, la Mapia srl, che gestisce il canile di Bari. Cosa ancor più grave, Mapia lavora anche nello stabulario dell’Università di Bari. In una recente videoinchiesta pubblicata sul sito di Repubblica, tra l’altro, si sente nitidamente un operatore del canile di Bari dire che loro i cani “ogni tanto li ammazzano”.
La mobilitazione di lavoratori e volontari ha avuto una notevole cassa di risonanza e ha portato, per il momento, all’occupazione del principale canile comunale di Roma, quello di Muratella.
In questa puntata abbiamo trasmesso delle interviste registrate durante l’incontro di liberazione animale di quest’anno. Purtroppo non sono presenti interviste per ogni tema dell’incontro, ma solo per 4 di questi temi. Buon ascolto!
Pubblicato intrasmissioni|Commenti disabilitati su Radiopossum 121: incontro di Liberazione Animale 2015
In trasmissione abbiamo ospitato uno dei responsabili del Parco dell’Abatino, un rifugio e centro di recupero per animali nella provincia di Rieti, che da anni accoglie, recupera e libera (laddove possibile) animali feriti, abbandonati, maltrattati e sequestrati. Una funzione chiave, quella dei rifugi/centri di recupero, che concretizzano il significato dell’espressione, usata e spesso abusata, “liberazione animale”.
Il nostro ospite ci ha spiegato il loro lavoro quotidiano, lo spirito che li anima e i tanti piccoli e grandi problemi burocratici che centri di recupero/rifugi devono affrontare ogni giorno.
Vi proponiamo il video di una open rescue in un allevamento intensivo svedese diffuso da alcuni attivisti, che ha portato alla liberazione di due cucciole di maiale poi chiamate Selma e Louise.
Benché dubbiosi sulle cosiddette liberazioni a volto scoperto (dove cioé i volti e talvolta addirittura le generalità delle persone impegnate nell’azione sono pubblicamente diffusi e non nascosti), che a nostro parere prestano il fianco ad alcune problematiche (prima tra tutte quella della repressione), ci interessa comunque condividere il video.
Come dimostrato da numerose investigazioni, gli allevamenti di maiali sono probabilmente quanto di più orribile l’essere umano è stato capace di produrre su questo pianeta. Scrofe che vivono in strettissime gabbie che impediscono loro qualsiasi movimento; cuccioli di pochi giorni a cui vengono strappati i denti e la coda senza anestesia; animali che devono condividere la loro breve vita in spazi angusti, senza la luce del sole, insieme ad altri animali feriti, malati, agonizzanti.
Una galleria degli orrori infinita, che ogni giorno inghiotte miliardi di esseri viventi.
Ritorna a settembre l’Incontro di Liberazione Animale, giunto alla sua undicesima edizione: un momento di riflessione e confronto per il movimento di liberazione animale e della Terra italiano, per fare il punto su vecchie e nuove lotte e campagne e mettere a fuoco il legame tra lo sfruttamento animale e della Terra e altre forme di sfruttamento umano.
Nell’ultima puntata prima della chiusura estiva abbiamo intervistato una delle organizzatrici, per una panoramica generale. Nel dettaglio abbiamo affrontato il tema centrale di uno workshop che curerà durante l’incontro: il legame tra sfruttamento animale e psichiatria umana.
A novembre del 2014 uno sversamento di cherosene da un condotto ENI devasta la campagna di Maccarese, in provincia di Roma, nota per essere una zona di grande biodiversità. Territorio umido e paludoso, sede di riserve naturali, una piccola oasi per mammiferi, uccelli e insetti presi d’assedio dall’agricoltura intensiva, l’aeroporto di Fiumicino e la discarica di Malagrotta.
Mesi dopo in trasmissione abbiamo fatto il punto sulla situazione con un attivista della zona. Il condotto è sotto sequestro, pare che la causa dello sversamento sia stata un tentativo di furto da parte di alcune persone poi arrestate, ma emergono comunque le responsabilità dell’ENI (strutture vecchie e fatiscenti, mancato controllo) in quello che a tutti gli effetti possiamo considerare un vero e proprio ecocidio.
Il tema centrale della puntata è stata la sentenza del Tribunale di Brescia che ha condannato 12 dei 13 attivisti/e indagati per la ormai celebre liberazione di decine di cani avvenuta ad aprile del 2011 dall’allevamento Green Hill. Oltre ad esprimere la nostra piena solidarietà a tutte le persone coinvolte, abbiamo analizzato la campagna contro Green Hill, la liberazione degli animali e anche il ‘dopo’, sia a livello mediatico che di attivismo.
