Radiopossum 117: intervista a Luana Martucci

beagleIn questa puntata abbiamo intervistato Luana Martucci, imputata nel processo agli attivisti che il 28 aprile 2012 entrarono dentro l’allevamento di cani Green Hill liberando diverse decine di animali. Qui di seguito la sua dichiarazione spontanea al processo.

DICHIARAZIONE AL PROCESSO GREEN HILL 16 GIUGNO 2015

Lo sfruttamento animale, dell’uomo e della terra è ciò su cui si basa il sistema tecno-industriale della nostra società.

Un sistema economico che tende alla massificazione dei profitti trasformando ogni essere vivente in oggetto, merce. Così viene istituzionalizzato il massacro di milioni di vite animali ogni anno.

E proprio dietro allo sfruttamento animale troviamo multinazionali miliardarie che creano morte e devastazione.

La Marshall, azienda multinazionale specializzata nell’allevamento e vendita di animali per i laboratori di vivisezione porta avanti la logica secondo la quale gli animali sono oggetti da riprodurre in serie e vendere per ricavarne profitto.

Il 28 aprile 2012 alcune individualità in modo indipendente hanno deciso di oltrepassare il filo spinato di quel lager per portare soccorso agli animali imprigionati. La legge parla di violazione di proprietà privata, danneggiamento e furto, io parlo di un azione finalizzata alla liberazione di più individui possibile. Un’azione, per me, con scopi precisi e non certo dettata dall’emotività della situazione.

Un’azione che leggo solo nei termini della solidarietà ed analizzo secondo criteri di efficacia.

Oggi in questo tribunale il criterio usato è quello della legalità. Una legalità di fatto funzionale agli interessi dei potenti, degli sfruttatori e degli aguzzini. Oggi vengono processati coloro che hanno agito coerentemente con una diversa visione del mondo in cui dominio, sopraffazione, violenza e differenza tra forme di vita non vogliono più essere categorie che regolano i rapporti di convivenza su questo pianeta. Chi è intervenuto ha semplicemente diminuito l’enorme livello di violenza perpetrato in questo caso da Green Hill e dalla società in generale.

Lo stesso tribunale è figlio di un sistema di sfruttamento e dominio e non può che leggere l’azione nei termini di reati e violenze verso l’ordine sociale costituito. Ma la violenza, la più terribile e oppressiva sta proprio all’interno delle leggi, delle consuetudini, dell’economia, della ricerca tecnologia, di un modello di sviluppo che sta velocemente devastando la vita di tutti. Altro non ho fatto che oppormi a tale violenza, sottrarre chi ho potuto alla sofferenza e alla morte che queste multinazionali senza scrupoli mascherano in sviluppo e maggior benessere per l’umanità.

Promesse che affascinano solo chi crede che la realtà sia quella che ci mettono di fronte come naturale, necessaria, unica, inevitabile.

Ma nessuna legge potrà convincermi che distruggere una foresta, uccidere milioni di animali, sfruttare popoli sia giusto. Non sarò mai complice di queste visioni ma in conflitto permanente attaccando gli interessi che giustificano queste aberrazioni.

La sentenza che questo stesso tribunale ha inflitto a Green Hill e alla quale gran parte di chi lotta per la liberazione animale ha applaudito altro non è che un’emanazione dello stesso sistema di sfruttamento che ne garantisce la sua legittimità in osservanza delle norme vigenti.

Green Hill non è stato chiuso perché non è giusto imprigionare, torturare, sfruttare e uccidere ma semplicemente perché le uccisioni erano ingiustificate e perché non sono state rispettate le norme che consentono l’utilizzo degli animali. Continua a leggere

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Radiopossum 115: sugli abbattimenti degli orsi

grizzlybearstandinghttps://archive.org/download/ror-150615_2110-2220-radiopossum/ror-150615_2110-2220-radiopossum.ogg
(l’audio comincia al minuto 12)

In questa puntata abbiamo provato ad analizzare lo sfruttamento dell’uomo sugli animali selvatici come gli orsi, partendo dai fatti di cronaca. Se da un lato l’immagine dell’orso attira i turisti, dall’altro impaurisce chi dopo essercisi arricchito ha paura di una fantomatica invasione di ursidi assassini. Cosa fare dunque di questo ennesimo animale/soprammobile al servizio dell’uomo?

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Radiopossum 113: presentazione del libro “Penne e Pellicole”

In questa puntata abbiamo voluto presentare il libro “Penne e Pellicole” con uno degli autori, Emilio Maggio. Un viaggio all’interno del mondo della rappresentazione degli animali attraverso il cinema e la letteratura.

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Radiopossum 111: Stop Vivisection

vivisezioneQuesta settimana abbiamo discusso attorno al tema della vivisezione, con riferimento alla proposta di legge europea e alle prevedibili reazioni della comunità scientifica e delle lobbies industriali per difendere questa pratica di tortura e sfruttamento

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Radiopossum 110: appunti No Expo post manifestazione

Questa settimana abbiamo fatto alcuni commenti a caldo dopo la manifestazione No Expo del I° maggio. Ne discutiamo insieme in studio raccontando quelli che sono stati gli slogan e gli obiettivi del corteo milanese e della mobilitazione.

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Radiopossum: per uno spezzone antispecista al corteo contro Expo

Questa sera abbiamo intervistato un compagno del gruppo Antispefa che ci ha parlato dello spezzone antispecista che ci sarà al corteo del I° Maggio contro Expo. Ricordando su cosa si fonda l’Expo (la devastazione ambientale, il lavoro gratuito e i camuffamenti e le ipocrisie di facciata) il compagno ha analizzato quali sono i punti cardine al quale lo spezzone si vuole opporre da un punto di vista antispecista.

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Radiopossum: anche Roma si unisce alla campagna Senza Ritorno

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La campagna internazionale Senza Ritorno, che si rivolge alle principali compagnie responsabili del trasporto di animali strappati al loro ambiente naturale per essere trasportati verso i laboratori di vivisezione di tutto il mondo, dopo moltre altre città italiane, approda anche a Roma, dove lunedì 16 si è tenuto il primo presidio contro la sede di DHL presso Via XX Settembre 23.

Abbiamo poi parlato con una delle organizzatrici del presidio che si terrà il 18 Marzo in solidarietà con tre prigionieri – Richard, Ebba e Karl – condannati per azioni contro l’industria della pelliccia.
Per informazioni http://www.autistici.org/richardebbakarlfree/index.html

Per saperne di più sulla campagna
Senza Ritorno (sito in italiano)
Gateway to Hell (sito della campagna internazionale contro il trasporto di primati)

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Latina – quarto compleanno del Libero Orto

libero ort Uno spazio verde sottratto a speculazione edilizia e cemento. 70 alberi piantati che daranno ospitalità e rifugio ad insetti e uccelli. La vita che va avanti, nonostante tutto.


Appuntamento sabato 14 febbraio alle ore 10 a Latina

Ascolta la nostra intervista di qualche puntata fa

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In memoria di Mike Hill

mike hill

Il 4 febbraio 1991 venica ucciso da un cacciatore Mike Hill.
Mike aveva 18 anni, era vegan e faceva attivamente parte del movimento di liberazione animale inglese. Mike era impegnato in un’azione di protesta contro la caccia insieme al gruppo degli hunting saboteurs di Yeovil e Merseyside. Era salito insieme ad altri due attivisti sul rimorchio del pick up del cacciatore Alan Summersgill, finendo però per essere sbalzato via e morire schiacciato proprio a causa della guida sconsiderata di Summersgill.

Né l’assassino (di animali e di esseri umani) né gli altri cacciatori presenti si fermarono per prestare soccorso. Il caso venne archiviato come “incidente stradale”.

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In memoria di Jill Phipps

Jill Phipps

Il 1 febbraio 1995 veniva uccisa in Gran Bretagna Jill Phipps. Insieme ad altre persone (tra cui la madre) Jill aveva lanciato una campagna contro il trasporto di animali verso i macelli europei: viaggi lunghi e stressanti, in cui gli animali soffrivano caldo e freddo, fame e sete per poi finire uccisi in uno dei tanti campi di sterminio moderni che chiamiamo mattatoi.
Durante uno di questi presidi un trasportatore di animali investì Jill. Le autorità inglesi considerarono questo omicidio alla stregua di un semplice incidente stradale involontario…

Con questo breve post sul nostro blog, vogliamo ricordare Jill e tutte/i coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno per la lotta di liberazione animale e della Terra.

In memoria di Jill, di Barry Horne, di Mike Hill, di Tom Worby (ucciso a soli 15 anni da un cacciatore), di Vicki Moore, di Bill ‘Avalon’ Rodgers, di Clement Meric.

In memoria anche di Neil Lea, di Gari Allen, di Kevan Hickey

http://www.jillphipps.org.uk

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