Novara – ALF libera 407 porcellini d’india destinati alla vivisezione

http://www.informa-azione.info/files/fy19_zpsabad2914.jpgPubblichiamo e diffondiamo il comunicato corredato di foto comparso su alcuni siti (informa-azione, bite back) sulla liberazione di porcellini d’india dall’allevamento di Novara.

Con questo comunicato rivendichiamo la liberazione di 407 porcellini d`India dall`allevamento `Bettinardi` situato in via Cascinini ad Alzate di Momo, in provincia di Novara, avvenuta la notte del 5 settembre 2013.
Da oltre 10 anni l`allevamento di cavie e conigli di proprieta` di Giuseppe Bettinardi rifornisce l`industria della vivisezione nel piu` totale anonimato.
Non stupisce che immediatamente dopo l`azione i media abbiano tentato di nascondere la verita` riguardo a questa struttura, descritta come `allevamento di animali da compagnia`. Sfortunatamente per Bettinardi, siamo in possesso di tutte le informazioni necessarie per rendere finalmente noti i suoi legami con l`industria della sperimentazione animale.
Bettinardi alleva conigli ( prevalentemente `New Zealand white`) e cavie di razza `Dunkin Hartley`, questo tipo di animale viene utilizzato esclusivamente a fini di ricerca.
Abbiamo reperito informazioni su innumerevoli crudeli esperimenti di `ricerca di base` in diverse universita` italiane e sappiamo con sicurezza che questo allevamento rifornisce con continuita` le universita` di Milano e Pavia.


Siamo a conoscenza di esperimenti nei quali cavie allevate da Bettinardi sono state uccise esclusivamente per prelevare porzioni di muscolo dal loro stomaco, per poterle in seguito stimolare elettricamente nel tentativo di stabilire se il farmaco `Levosulpiride` abbia o meno effetto procinetico (ossia se sia in grado di stimolare la funzione motoria intestinale).
Durante due altri esperimenti ad un totale di 40 conigli provenienti da questo allevamento e` stata aperta la gabbia toracica, una canula e` stata inserita all`interno mentre gli animali erano vivi e coscienti ed una speciale soluzione e` stata iniettata nei loro polmoni. Gli animali sono stati infine uccisi, di modo da poter raccogliere campioni di liquido dai polmoni durante una ricerca sul funzionamento di questo organo.
In altri due esperimenti di appena alcuni mesi fa 38 e 22 conigli, sempre allevati in questo luogo, venivano uccisi per dissanguamento (il che significa che e` stata loro tagliata la gola e sono stati fatti sanguinare sino alla morte) solo per poter rimuovere la loro gabbia toracica ed i loro polmoni come parte di una ricerca sulla lubrificazione dell`apparato respiratorio.
Questi sono solo alcuni esempi degli esperimenti che questo allevamento ha reso possibili rifornendo gli animali ai laboratori durante gli anni.
Sebbene una parte del movimento, e la maggior parte delle persone, spesso concentri la propria attenzione su altri animali usati nella ricerca (come cani o scimmie) le specie piu` piccole rimangono le maggiormente usate nella vivisezione. In Italia vengono usati in media 13870 porcellini d’India ogni anno nei laboratori, contro i circa 950 cani.
La reazione quando si parla di cani e` maggiore in quanto le persone riescono piu`facilmente a connettere con questi animali o semplicemente perche` li percepiscono piu` familiari. Ma gli individui che soffrono e muoiono nelle strutture di ricerca sono molti di piu` e la nostra lotta ambisce alla liberazione di ognuno di loro.
La vivisezione, in un sistema capitalista globalizzato, rappresenta uno dei settori dello sfruttamento animale piu` redditizi per una delle industrie piu` potenti al mondo, quella chimico farmaceutica.
La fede cieca nel progresso scientifico e tecnologico, propugnata da ricercatori e multinazionali, e` l’ espressione ultima della mentalita`capitalista e antropocentrica.
Quest’ideologia che ci presentano come il cammino inarrestabile dell’essere umano verso un presunto miglioramento delle nostre condizioni di vita, e` usata come giustificazione per il dominio sulla natura, la tortura e l`uccisione di un numero infinito di animali non umani, come pure di esseri umani usati come cavie nei paesi economicamente poveri, nelle carceri o negli ospedali psichiatrici.
L’allevamento e` composto da due grossi capannoni attaccati in fila l’uno dietro all’altro, che formano una struttura divisa in varie sezioni, alcune usate per i conigli ed una per i porcellini d’India.
Tutti i conigli rinchiusi in questo allevamento sono tenuti in gabbie strette e completamente spoglie, dove non hanno possibilita` di alzarsi, girarsi o fare qualsiasi altro movimento.
La maggior parte dei porcellini d’India sono tenuti in box di legno in gruppi piuttosto numerosi, mentre un numero minore di animali sono rinchiusi in piccole gabbie di plastica, in gruppi da 3 a 5.
In nessuno degli spazi dove gli animali vivono sono presenti tane o luoghi dove poter trovare rifugio, anche se per loro si tratta di un bisogno primario ed il dover restare sempre esposti sia una grossa fonte di stress.

L’abitazione dei propietari, una grande casa di campagna, e’ situata a pochi metri dai capannoni. Intorno case e campi tra cui camminiamo al buio, per raggiungerli. L’erba ci accarezza le gambe mentre in fila indiana apriamo sentieri non scritti. Non e` contemplata via di fuga per gli animali, ma questa notte creeremo un nuovo varco: le finestre diverranno porte, i campi vie per la liberta`. Daremo aria fresca ai nostri sogni ed agli animali che ancora non sanno cosa sia.
Quanti saranno? ce la faremo a portarne via cosi` tanti? avranno paura?

Anche noi abbiamo paura, non siamo eroi da sangue e cuore freddo. Incertezze ed errori sono presenti, ma la rabbia e` troppo grande, l’odio e` troppo forte. Nulla ci puo` togliere la voglia di agire affinche` ad avere paura siano i nostri nemici.

Avvicinandoci all’allevamento cade una stella cadente, per ora un unico desiderio: tornare a casa sani e salvi con tanti musetti intorno a noi.
Il palo si posiziona per controllare I movimenti all’interno della casa e durante l’azione ci muoviamo facendo meno rumore possibile, mentre all’interno della abitazione qualcuno accende e spegne la luce, guardando uno schermo, ignaro di cio` che sta accadendo a pochi metri di distanza.
A coprire un poco il suono dei nostri movimenti ed i fischi dei porcellini d’India c’e` una ventola di aerazione dell’allevamento e di tanto in tanto l’abbaiare del cane del proprietario o di quello dei vicini di casa, o ancora, il passaggio di un treno in lontananza.
Rimuoviamo la zanzariera che ricopre una finestra aperta sul retro del capannone, sulla parte opposta alla casa, che avevamo individuato durante la preparazione dell’azione.
La finestra si trova a piu` di 2 metri di altezza, quindi mettiamo delle scale contro il muro, una all`esterno ed una all`interno della stanza in cui sono imprigionati centinaia di porcellini d`India.
Entriamo, ci ambientiamo velocemente e cominciamo subito a riempire i contenitori che useremo per trasportare gli animali.
Prima della notte dell’azione il nostro gruppo ha discusso a lungo sull’opzione di liberare anche dei conigli, ma per motivi pratici abbiamo dovuto prendere una decisione estremamente difficile. In effetti , a causa della dimensione molto stretta della finestra da cui abbiamo portato via gli animali, e delle condizioni assai delicate in cui si e` svolta l’azione, abbiamo optato per portare via il maggior numero possibile di individui e per ovvi motivi di tempo, spazio e peso, questo ha significato concentrarci sui porcellini d’India, riuscendo alla fine a svuotare quasi tutto il capannone.
Ci dispiace tantissimo non aver potuto liberare tutti gli animali. Quelli che abbiamo preso con noi vivono ora in luoghi accoglienti con le necessarie cure e con tutto il tempo per dimenticare l’allevamento e non conoscere mai le fredde mani dei vivisettori.
Prima di andarcene lasciamo un messaggio a Bettinardi con una scritta sul muro interno del capannone quasi vuoto “ Il loro incubo e` finito, il tuo e` appena cominciato” firmato ALF con una A cerchiata.
Ed ora andiamo via di qui prima dell`alba! Scappiamo, ma lentamente…sono pesanti 407 porcellini d’India!
Una volta al sicuro ci guardiamo, siamo quasi piu` di mille occhi e non abbiamo piu’ dubbi: l` ALF ha vinto ancora.
Questa liberazione, come ogni altra azione diretta, apre squarci di liberta` che non sono recuperabili dal sistema, andando direttamente all’obiettivo.


L’azione diretta e` uno strumento efficace, ma non solo, la rivendichiamo politicamente in quanto contiene in se` la nostra critica allo sfruttamento e la nostra voglia di contrattaccare.

Sabotaggi, attacchi e liberazioni si pongono al di fuori della triste logica dell’attivismo ‘politicante’ e legalitarista, ci mostrano le potenzialita` sovversive dei nostri sogni, e di cosa possiamo fare se ci mettiamo in gioco in prima persona.

Forza e solidarieta’ a chi nella lotta per la liberazione animale e della terra ha dovuto fare i conti con la repressione dello stato ed ha continuato a resistere.

Questa liberazione e` dedicata a voi ed a chi, con la complicita` della luna nera, cospira e si muove furtivamente per distruggere con rabbia la tranquillita` degli sfruttatori ed aprire con amore le gabbie.

Animal Liberation Front

PS : Con il recente aumento di persone interessate alla ‘questione animale’ in Italia abbiamo assistito alla crescita di alcuni fenomeni preoccupanti, dei quali purtroppo ci troviamo a dover discutere in questo spazio. In primo luogo vogliamo esprimere la nostra repulsione per i tentativi da parte di gruppi e/o individui di estrema destra di appropriarsi e farsi portavoce della ‘causa animalista’ , in italia ed all’estero. I fascisti hanno spesso tentato di recuperare ed usare a loro favore diverse lotte sociali o di liberazione, snaturandole e svuotandole dei contenuti, al fine di rimpolpare le loro fila e cercare consensi in ambienti storicamente opposti ai loro ideali fondati su autoritarismo ed odio del diverso. Sta a tutte le persone che hanno a cuore la lotta di liberazione animale opporsi, con le proprie parole, ma soprattutto con le proprie azioni e con determinazione, a qualsiasi tipo di fascismo. Proviamo solo odio e disgusto per ministre zoofile, nazisti cammuffati da black bloc e chi usa l’ acronimo ALF misconoscendone la storia e le radici antifasciste.

PS2 : Un altro problema e` la presenza di numerosi siti internet o profili su social networks che mistificano i contenuti della lotta per la liberazione animale e la teoria alla base dell’azione diretta, attraverso una grottesca rappresentazione dell’ALF come un ‘ commando di eroi mascherati’.Principalmente due di questi spazi hanno catturato la nostra attenzione: il sito fronteliberazioneanimale.weebly.com ed il loro profilo ‘ALF- Fronte Liberazione Animale Italia’.Queste persone sono arrivate al punto di richiedere pubblicamente soldi per ipotetiche campagne di supporto ai prigionieri, ma nulla e` mai arrivato a persone in carcere. Il loro ‘ufficio stampa’ non esiste ed il fondo si e` toccato quando sono state diffuse informazioni riguardo ad un prigioniero mai esistito con il solo fine di ricevere piu` donazioni.

Per noi siete nemici: non siete diversi da infami e sfruttatori di animali e meritate lo stesso trattamento. Non pubblicate o diffondete questo comunicato – voi non siete parte di questa lotta

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Una risposta a Novara – ALF libera 407 porcellini d’india destinati alla vivisezione

  1. I ragazzi del Aaf, grandiosi eroi. È quello che siete. Spero che vincerà giustizia per le anime innocenti. Le cose si conquistano poco alla volta. Qui è in mezzo grossa sofferenza, ed è troppo lento ma va! Ho tantissimi animali a casa e fuori casa ma dovete sapere che mi agregerei a voi. Per ogni azione fatta come voi, diffondete i valori e insegnate il bene a questa brutta specie umana.

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