Sarah Whitehead è libera!

Dopo aver scontato sei anni di prigione, l’attivista Sarah Whitehead è finalmente libera. Nel 2005 lei e altri cinque attivisti furono incarcerati per la loro lotta contro i laboratori di vivisezione Huntington Life Sciences. Negli anni successivi altri attivisti britannici e statunitensi sono stati imprigionati, alcuni con condanne annichilenti (Heather Nicholson per esempio deve scontare undici anni). Si tratta di pura e semplice repressione del dissenso, perseguita in modo particolare dal governo di Londra.

L’unica colpa di queste persone è stata quella di opporsi alle crudeltà che avvengono all’interno degli stabulari di Hls, peraltro documentate nel passato da un’inchiesta giornalistica. Nel mondo è attiva una campagna contro Hls. Per info sulla lotta contro Hls vedi il sito Shac

Per info sui prigionieri Shac

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radiopossum12- Chiudere GreenHill sconfiggere la vivisezione

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Dopo una settimana di ‘vacanza’ Radiopossum è tornata al tradizionale appuntamento del lunedì sera per parlare di antispecismo, liberazione animale e liberazione della Terra. Sull’onda della manifestazione di sabato 30 giugno a Montichiari contro l’allevamento Green Hill, abbiamo sentito al telefono Claudio, un attivista del Coordinamento Fermare Green Hill. Con lui abbiamo parlato della manifestazione, della campagna, degli sviluppi futuri e dell’impegno per chiudere questo lager.
Negli ultimi giorni sono emerse delle novità riguardo all’allevamento. Prima il Coordinamento ha diffuso registrazioni telefoniche, video e documenti che dimostrano in maniera inoppugnabile la violazione di qualsiasi norma sanitaria e regola all’interno dei capannoni di Montichiari (soppressioni eseguite da operai e non da veterinari, operazioni di taglio delle corde vocali dei cani etc.etc.), poi il quotidiano La Repubblica ha pubblicato i verbali dei controlli della Asl negli anni che pur accertando gravissime infrazioni (“carcasse non identificate”, “acqua contaminata”, “temperatura non a norma”) ha taciuto tutto. Continua a leggere

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Video della settimana

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Nella puntata dell’11 giugno abbiamo parlato della deforestazione che sta sconvolgendo Sumatra e larga parte dell’Indonesia.
Il colosso Asia Pulp & Paper è in larga parte responsabile di questo ecocidio: una vastissima porzione di foresta tropicale viene bruciata per produrre carta (comprata poi da aziende che con i loro prodotti infestano la nostra vita quotidiana: Nestlè, Pigna, Mattel, Disney etc.etc.) e olio di palma (olio vegetale). Non bastano le parole per descrivere quanto sta accadendo, l’immagine di un albero abbattuto, di un orango che si trascina tra cumuli di cenere senza più piante su cui salire o di una donna indigena che assiste piangendo alla distruzione del suo habitat e dunque della sua cultura, del suo mondo, della sua vita, valgono mille volte più di qualsiasi discorso.
Può sembrare un argomento lontano e distante da noi, ma non lo è se consideriamo che la distruzione della foresta implica anche sofferenza, sfruttamento e morte per gli animali umani e non. Gli oranghi, ad esempio, vengono poi catturati e rivenduti a zoo, circhi o addirittura bordelli per essere usati come oggetti sessuali; le popolazioni indigene che si oppongono a questo scempio vengono perseguitate dall’esercito indonesiano e dagli squadristi assoldati dai colossi industriali della carta e dell’olio di palma, i veri ecoterroristi.

Per la liberazione della Terra!

 

 

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30 giugno Fermare Green Hill, Corteo

SABATO 30 GIUGNO – Ore 15.30

MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO GREEN HILL E LA VIVISEZIONE A MONTICHIARI

Ritrovo ore 15.30 al  Palageorge, Via Falcone. Partenza corteo ore 16.00.

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 Raccogliamo la voce di tutte quelle persone che hanno espresso la loro contrarietà alla vivisezione e che vorrebbero la chiusura del lager Green Hill, di tutte quelle persone che da anni lottano per la liberazione animale e di coloro che, grazie a questa campagna, sono venuti a conoscenza dei segreti insanguinati delle lobby della vivisezione.
Moltissimi in Italia hanno preso coscienza di questo aspetto dello sfruttamento animale, per anni tenuto nascosto nel buio dei laboratori e nel gelo delle gabbie degli allevamenti.

Gli animali vogliono la libertà!!

Abbiamo creato un percorso, una lotta, con contenuti chiari: vogliamo la chiusura di Green Hill e vogliamo la fine della vivisezione. Ma non ci fermiamo qui. Vogliamo incrinare il muro dello specismo, farlo crollare, dando voce a chi ancora oggi è prigioniero e vittima della cupidigia umana, che alleva, rinchiude, sfrutta e uccide animali in base alla soddisfazione di quelli che sono i suoi capricci.
All’inizio di questa campagna, nata nell’aprile 2010, volevamo fermare Green Hill, bloccare l’ampliamento delle sue strutture. Ma la voglia di cambiamento che ha portato sempre più individui ad avvicinarsi a questa lotta non si è fermata con questo primo risultato: come un onda in piena a più battute la voce di milioni di persone si è fatta sentire, gridando con forza contro Green Hill, gridando per la libertà di quei cani detenuti a Montichiari, così come di tutti gli altri animali rinchiusi dietro le sbarre di metallo degli allevamenti e dei laboratori. Un onda che si nutre della voglia di libertà per tutti, umani e non umani, e che questa libertà è riuscita a donarla, con un meraviglioso gesto, ad alcuni dei 2700 prigionieri del lager Green Hill.

Nel frattempo anche le istituzioni hanno dovuto fare i conti con la voce del popolo, con quel grido che sorge dal basso, che vuole e pretende giustizia.
In Senato si sta lavorando ad un emendamento, in recepimento di una direttiva europea, che potrebbe finalmente chiudere Green Hill e portare un pur piccolo ma sostanziale cambiamento in materia di vivisezione, un cambiamento che ci auspichiamo sia l’apripista per quello che è il nostro obiettivo ultimo: la liberazione animale. Continua a leggere

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Radiopossum questa sera non è in onda

Causa improbabili circostanze del destino ci ritroviamo impossibilitati per questa sera e quindi Radiopossum non andrà in onda, a lunedi prossimo!!!!

Ciao!

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Video della settimana

https://www.youtube.com/watch?v=STJJMNSWZhY  <–guarda il video

 

Nemesi Animale ha pubblicato una sua investigazione durata diversi mesi sugli allevamenti di maiali in Italia. Oltre 50 strutture sono state visitate. La realtà è cruda oltre ogni descrizione e non lascia spazio all’immaginazione: animali malati, stressati, sanguinanti, feriti, piagati. Maiali legati e incatenati dentro minuscole gabbie, nenonati di maiale che muiono di stenti.

Immensi campi di concentramento che tengono prigionieri milioni di individui (solo in Lombardia si allevano quasi 5 milioni di maiali, nelle condizioni documentate da Nemesi Animale), dove un essere vivente è considerato solo un oggetto da cui trarre profitto.

Il sito dell’investigazione, dove trovare anche fotografie e un documento scaricabile, è http://www.fabbrichedicarne.net/

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Radiopossum 11:Las Vegans, il post manifestazione e gli Europei

Radiopossum11:Las Vegans, il post manifestazione e gli europei

Lunedì sera abbiamo parlato con un’attivista di Las Vegans House. Las Vegans è una realtà libertaria e antispecista in provincia di Bologna. Da diversi anni vi abita un numero variabile di persone. Oltre a prendersi cura di animali sottratti a condizioni di sfruttamento e sofferenza, Las Vegans da tempo lavora sulla realtà dell’autoproduzione vegan. Come ci ha spiegato Francesca l’autoproduzione di saponi, detersivi, alimenti e tutto ciò che utilizzamo nella vita quotidiana è una pratica fondamentale nel percorso di liberazione animale, della Terra e individuale. Permette di sottrarsi al circuito di produzione-consumo capitalistico, che è strutturalmente legato allo sfruttamento animale (la vivisezione, per esempio) e della Terra (inquinamento, nocività). Las Vegans ogni anno organizza un fine settimana di incontri per parlare di autoproduzioni e liberazione della Terra.Nel corso della puntata abbiamo inoltre parlato della manifestazione del 16 giugno a Roma contro la vivisezione e della necessità di boicottare gli Europei di calcio in corso, macchiati del sangue di animali e persone (su entrambi gli argomenti abbiamo letto dei nostri volantini). Abbiamo espresso solidarietà alle vittime dell’operazione repressiva Ardire, abbiamo criticato il delirante articolo pro-vivisezione della deputata radicale PD Maria Antonietta Coscioni e abbiamo riportato una notizia dagli Stati Uniti: le lobby pro sfruttamento animale usano i social network per monitorare le attività on line degli attivisti per la liberazione animale.

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Volantino manifestazione del 16 giugno contro la vivisezione

RADIOPOSSUM PER LA LIBERAZIONE ANIMALE, UMANA E DELLA TERRA

Approfittiamo di questo momento di aggregazione del movimento animalista su un tema caldo come la vivisezione e l’allevamento Green Hill per presentarci e proporre alcuni spunti di riflessione. Siamo un collettivo che ormai da un paio di mesi conduce una trasmissione radiofonica su Radio Onda Rossa il lunedì sera. Veniamo tutte e tutti da esperienze di attivismo: per la liberazione animale e della Terra, nella lotta contro ogni forma di autoritarismo, contro ogni tipo di nocività. Vogliamo dare il nostro modesto contributo per saldare l’animalismo ad un solido ancoraggio antispecista. Il nemico è uno solo, i modi di colpirlo tanti. Continua a leggere

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Sugli Europei: NON trasmettiamoli nei centri sociali!

Siamo veramente disposti a dimenticare tutto in nome del calcio?

Come ormai tutti/e sanno (e come facciamo a non saperlo siamo italiani/e – cosa conta di più del calcio?) il 9 giugno sono iniziati gli europei di calcio, ospitati quest’anno da Ucraina e Polonia.

Ovviamente, con un giro così imponente di soldi, non sono mancati gli orrori concessi in nome del calcio.
I paesi ospitanti innanzitutto, per mostrare all’Europa il loro grado di sviluppo all’“occidentale”, hanno ben pensato di allontanare qualsiasi elemento di disturbo – pulizia dei centri urbani più importanti (quali Kiev) dai senza tetto- e sterminare tutti i cani e gatti randagi con metodi il più veloce possibile: avvelenati, ammazzati a bastonate, bruciati (anche vivi) nei forni crematori mobili….Ovviamente premiando chi esegue in proprio le disposizioni statali: 10 euro in cambio della vita di ogni animale ucciso!!! Continua a leggere

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Video della settimana

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In questo video viene raccontata la storia di due cani salvati ad aprile dall’allevamento Green Hill, nella famosa ‘liberazione di massa’ avvenuta durante una manifestazione di protesta che ha portato alla liberazione di decine di cani da questo lager. Il loro spaesamento, le loro malattie e il loro abituarsi per la prima volta alla libertà.

Riteniamo questo video importante non solo per il messaggio di libertà che veicola ma anche perché ci fa comprendere le condizioni di vita e la sofferenza quotidiana degli animali imprigionati all’interno di Green Hill: cagne da riproduzione con mastiti, cuccioli di poche settimane sofferenti di anemia.

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