http://www.jillphipps.org.uk/
Il 1 febbraio 1995 Jill Phipps veniva uccisa da un trasportatore di animali da macello, che la investiva con il suo camion.
L’inglse Jill, con tanti altri animalisti britannici (tra cui la madre), stava conducendo una campagna contro il trasporto internazionale di vitelli. Animali di pochi mesi venivano (e vengono tuttora, in tutto il mondo) strappati alle madri, accatastati in camion, aerei e navi, e sottoposti a lunghi e stressanti viaggi in altri paesi per poter essere poi – quelli che sopravvivono – violentemente uccisi e macellati.
Jill stava manifestando dentro l’aeroporto inglese di Coventry, quando un camion che stava trasportando vitelli destinati ad essere imbarcati in un volo diretto in Olanda la investì. La sbrigativa inchiesta della polizia stabilì che l’autista-deportatore di animali non aveva nessuna colpa, poiché era Jill a essersi incautamente parata di fronte al veicolo.
No justice, no peace: la reazione del movimento animalista inglese ed europeo (per certi versi, in quel momento storico, più forte e radicale di quello di adesso) fu di far parlare i fatti. Nessuna aula di tribunale, ma liberazioni a catena di animali, danneggiamenti alle strutture che detengono-uccidono e/o traggono profitto dallo sfruttamento e anche, come accadde nell’aeroporto di Plymouth, violenti scontri con la polizia.
Con questo breve post sul nostro blog, vogliamo ricordare Jill e tutte/i coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno per la lotta di liberazione animale e della Terra.
In memoria di Jill, di Barry Horne, di Mike Hill, di Tom Worby (ucciso a soli 15 anni da un cacciatore), di Vicki Moore, di Bill ‘Avalon’ Rodgers, di Clement Meric.
In memoria anche di Neil Lea, di Gari Allen, di Kevan Hickey
