Al ritorno al microfono dopo un mese e mezzo di pausa estiva, abbiamo parlato di alcuni fatti e commentato le notizie. Abbiamo parlato dell’Incontro di Liberazione Animale appena concluso: un nostro redattore ci ha partecipato ed ha espresso le sue opinioni sul meeting, un utile strumento per mettere in contatto e coordinare gli attivisti di tutta Italia. Nella seconda parte della trasmissione abbiamo affrontato il tema dell’orsa uccisa in Trentino. Un’ennesima dimostrazione della stupiditià antropocentrica dell’essere umano, che ha prima usato quell’orsa (e i suoi simili) come attrazione turistica salvo poi eliminarla quando è diventata di ‘difficile gestione’. Prima e dopo – per le istituzioni locali, per molti abitanti dei luoghi e per tutti i politici che hanno sciacallato sulla vicenda in un senso e nell’altro – quell’animale è sempre stato visto come un oggetto, una cosa, e non un essere senziente. L’ossessione per la sicurezza, che porta a riempire le nostre città di telecamere, si riflette anche in questa assurda pretesa di una natura che assomigli ad un pratino all’inglese: pulita, carina da vedere e utile da vendere
