Lunedì abbiamo dato spazio alla presentazione del dossier No Expo fatto dal gruppo “Farro e Fuoco, alimenta il conflitto”. Insieme agli autori del dossier, abbiamo analizzato mesi di accurato lavoro di documentazione e denuncia di una delle peggiori ‘grandi opere’ del nostro paese, segnata come al solito da corruzione e speculazione edilizia e devastazione del territorio. Nel dossier si analizzano in particolare i casi di Coop, Eataly e Slow Food: tre esempi di Greenwashing, di capitalismo ‘di sinistra’ e ‘verde’ che strizza apparentemente un occhio ai diritti animali e al rispetto dell’ambiente, ma in realtà perpetra la solita opera di dominazione e sfruttamento, solo un po’ abbellita e resa più digeribile alla platea di acquirenti-consumatori radical chic e benpensanti. Nell’era di Matteo Renzi tutto deve apparire cool e soft, anche lo sfruttamento! Expo ci ha permesso anche di fare una riflessione su come il Partito Democratico, ormai pieno partito di governo, sia il punto di riferimento delle ‘grandi opere’ e di come sia diventato anche il referente privilegiato di alcune categorie di sfruttatori di animali (vedi voto contro la proibizione dei richiami vivi usati dai cacciatori)
