https://archive.org/details/Radiopossum67
La vivisezione è stata al centro dell’attenzione durante le feste di Natale. Da una parte il Parlamento italiano che si prepara a recepire la direttiva dell’Unione Europea, dall’altra le tante chiacchiere relative a quanto accaduto su un noto social network (che ci ripugna perfino nominare…) sul ‘profilo’ di una ragazza malata e sostenitrice della sperimentazione animale.
La nostra posizione è semplice: da una parte hanno sbagliato coloro che l’hanno insultata, sia per le conseguenze mediatiche che per il gesto in sè, sicuramente squallido e inopportuno. Dall’altro riteniamo però che le idee di una persona afflitta da una grave malattia devono essere giudicate al pari di qualsiasi idea espressa da qualsiasi altro individuo non malato. E se queste idee sono aberranti, speciste e irricevibili, tali rimangono, a prescindere dallo stato di salute di chi le esprime.
Inoltre la lobby dei vivisettori ha prontamente strumentalizzato la vicenda, il che ci fa pensare che sotto sotto tutto fosse ben orchestrato…