Vi proponiamo il video di una open rescue in un allevamento intensivo svedese diffuso da alcuni attivisti, che ha portato alla liberazione di due cucciole di maiale poi chiamate Selma e Louise.
Benché dubbiosi sulle cosiddette liberazioni a volto scoperto (dove cioé i volti e talvolta addirittura le generalità delle persone impegnate nell’azione sono pubblicamente diffusi e non nascosti), che a nostro parere prestano il fianco ad alcune problematiche (prima tra tutte quella della repressione), ci interessa comunque condividere il video.
Come dimostrato da numerose investigazioni, gli allevamenti di maiali sono probabilmente quanto di più orribile l’essere umano è stato capace di produrre su questo pianeta. Scrofe che vivono in strettissime gabbie che impediscono loro qualsiasi movimento; cuccioli di pochi giorni a cui vengono strappati i denti e la coda senza anestesia; animali che devono condividere la loro breve vita in spazi angusti, senza la luce del sole, insieme ad altri animali feriti, malati, agonizzanti.
Una galleria degli orrori infinita, che ogni giorno inghiotte miliardi di esseri viventi.