Radiopossum73: Repressione vs resistenza ZAD

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In questa puntata torniamo a parlare della Zad, in particolare un compagno di Parigi ci parlerà della manifestazione del 22 Febbraio: “é stata la manifestazione più grande da quando è nato il movimento di opposizione alla costruzione dell’aeroporto, c’erano circa 40-50.000 persone a Nantes, la città più vicina al luogo in cui dovrebbe sorgere l’aeroporto. Nel novembre del 2012 il governo francese ha cercato di sgomberare la ZAD, con l’ “operazione Cesare” (nome ironico dato che ad esempio anche in Val di Susa e in altri posti l’immaginario di resistenza è anche contro l’armata di Cesare). Hanno provato più volte a sgomberare la Zad senza mai riuscirci, finchè nella primavera del 2013 è terminata l’occupazione militare, ma a dicembre il governo e il prefetto della regione hanno ribadito la volontà di proseguire il progetto e di iniziare i lavori al più presto, quindi la manifestazione del 22 è stata una risposta a questa offensiva politica e mediatica. La manifestazione è stata molto partecipata, c’erano molte persone, bambini, famiglie, anziani e giovani a volto coperto e non e carri di carnevale che rappresentavano le specie animali minacciate dalla costruzione dell’aeroporto, questi ultimi in risposta al progetto di “compensazione ecologica” del governo, cioè il trasferimento di specie e stagni minacciati in altri luoghi. C’erano anche molti contadini con i loro trattori e questo dimostra che il mondo contadino è molto impegnato e attento a ciò che accade in questo momento. La mattina stessa della manifestazione la Prefettura aveva deciso di vietare, per la prima volta a Nantes, l’accesso del corteo in centro, permettendo un percorso di soli 800 metri, un percorso brevissimo, soprattutto considerando che c’erano tra le 40 e le 50 000 persone. Per questo c’era un pò di tensione creata dalla polizia che era schierata con idranti, ha attaccato il corteo con lacrimogeni, e quando ci sono state risposte ha usato anche granate assordanti; ci sono stati molti feriti dato che c’è stata una risposta da parte dei manifestanti all’attacco della polizia. Nonostante ciò la gente è rimasta sul posto fino alla fine e il clima generale era quello di unione tra tutti i manifestanti e nonostante la manifestazione fosse stata indetta da una grande moltitudine di persone, in una situazione molto eterogenea, è stato bello vedere come il corteo è rimasto determinato e compatto di fronte al dispiegamento di forze di polizia. c’era molta gente determinata a esprimere la propria rabbia in maniera diretta, sia contro il locale della Vinci, la multinazionale impegnata nel progetto di costruzione dell’aeroporto, che è stata danneggiata e a cui sono stati bruciati alcuni mezzi di cantiere, sia contro le agenzie di viaggio, che sicuramente hanno interesse a che l’aeroporto venga costruito, ma anche contro la polizia. La cosa bella è che non c’è stata una presa di distanza da parte del resto dei manifestanti rispetto queste azioni, anche se poi il governo e i media hanno provato a far emergere divisioni all’interno del movimento, mentre in realtà sia il giorno della manifestazione che i giorni seguenti il movimento si è mostrato molto unito. Il governo sembra aver avuto paura sia di tutte queste persone così determinate, sia del fatto che la folla è rimasta vicina e non sia fuggita, nè abbia preso le distanze da queste azioni Inoltre nel corteo c’erano striscioni di solidarietà con la lotta NO TAV e con Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia, perchè si sapeva che in Italia c’era questa giornata di manifestazioni no tav; anche i locali della compagnia francese delle ferrovie, la sncf, è stata danneggiata e i binari sono stati temporaneamente bloccati da fumogeni per denunciare la partecipazione di questa società francese alla costruzione della tav. quale è stato il passaggio per cui questa lotta che possiamo definire locale è diventata invece una lotta nazionale, più ampia? il progetto è portato avanti dalle autorità fin dagli anni ’60, ’70, ma è soprattutto in questi ultimi 5-10 anni che il movimento è cresciuto, cioè da quando i contadini hanno occupato e invitato a occupare le terre su cui dovrebbe essere costruito l’aeroporto. Da allora molte persone hanno occupato la Zad, per periodi brevi o lunghi, e la lotta è diventata davvero di interesse generale quando nell’autunno del 2012 le autorità hanno provato a sgomberare questo luogo. In questa occasione sono arrivate persone da tutta la Francia a difendere la zad, e poi c’è stata una grande manifestazione di rioccupazione e ricostruzione a cui hanno partecipato più di 40 mila persone. Da questo momento è stato chiaro che ci sarebbe stata gente proveniente da tutta la Francia pronta a difendere la Zad dalle offensive dell’autorità, anche perchè si ha la sensazione che questa lotta può davvero essere vinta.”

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