Cinquant’anni per elaborare semplici scuse. Tempi biblici per la Grunenthal, la multinazionale del farmaco che mise in commercio negli anni Cinquanta il Talidomide per donne incinte: più di 20.000 bambini nacquero con malformazioni agli arti (senza contare quelli morti), come diretta conseguenza dell’assunzione del farmaco. Oggi, solo oggi, ha espresso le proprie “scuse” (dopo decenni in cui ha negato qualsiasi responsabilità, rifiutando anche di risarcire le vittime).
Perché ne parliamo qui? Perché il Talidomide è uno dei casi più evidenti della falsità e della pericolosità della vivisezione. Il farmaco venne testato sugli animali da laboratorio, poi messo in commercio: che ne è dell’assicurazione dei vivisettori che la sperimentazione animale è “indispensabile”? Indispensabile a cosa? A far soffrire animali prima e esseri umani poi? Agli occhi di Big Pharma l’essere umano non è poi così diverso dall’animale: sempre e comunque cavia su cui sperimentare e sul quale fare soldi…