Sul sito directaction.info è apparsa questa rivendicazione.
Si tratta di una liberazione di tre uccelli tenuti prigionieri in gabbia. Non un’azione eclatante o spettacolare, per quanto ogni animale che riacquista la libertà, ogni vita che viene tolta dalle mani degli sfruttatori, è di per sè una notizia importante. Colpisce casomai il luogo. Questa liberazione è avvenuta in Vietnam, a testimonianza di come alcune idee non conoscano confini e piano piano si stiano diffondendo in tutto il pianeta.
Poco sappiamo dell’Asia, e spesso tendiamo a ritenerla una dimensione oscura che permette crudeltà di ogni tipo nei confronti degli animali: un caso su tutti, secondo la vulgata benpensante, le abitudini alimentari della Corea del Sud e di alcune zone della Cina che includono anche carne di cane e gatto. Non solo l’evidenza dei fatti (gli allevamenti intensivi, la vivisezione…sono tutti ‘prodotti’ occidentali), ma anche notizie come queste servono a smentire qualsiasi pregiudizio etnocentrico.
Cogliamo la ‘vicinanza’ geografica per rimandare al link della puntata in cui abbiamo parlato della deforestazione dell’Indonesia e della mobilitazione di indigeni e attivisti ecologisti contro questo ecocidio